BASTA STUPRI E VIOLENZE DA PARTE DEI MARINES CHI SI MACCHIA DI QUESTI REATI SIA PROCESSATO IN ITALIA

Pubblicato il da ilfogliorossodivicenza-nordest



Quante volte sentiamo nella cronaca cittadina che i militari americani sono stati coinvolti in violenze nei confronti di cittadini di Vicenza. Quante volte dobbiamo sentire di donne stuprate, usate, abusate da parte dei militari americani poiché viste come la conquista del guerriero. Già nel 1945, quando gli americani entrarono da liberatori a Vicenza, si ebbero episodi di donne abusate e violentate, molte scomparvero e morirono sotto le violenze. Oggi come all'ora accade ancora. Non è più ammissibile che questo accada. I reati fatti al di fuori delle loro basi, vanno giudicati in Italia, non è ammissibile che gli stupratori o chi commette anche altri reati nel nostro territorio siano giudicati da un altro stato, e molte volte rimangono impuniti o puniti con il rimpatrio.

La città di Vicenza ha già subito una grande violenza da parte delle forze armate USA, non bastavano tre basi militari, ne hanno voluta una quarta, non può subire un ulteriore sopruso.

Siamo stati tra le tante voci che qualche anno fa hanno denunciato il pericolo di quanto sta accadendo in questi giorni. I militari americani e i civili, non portano solo danaro grazie agli affitti degli immobili o alle uscite in qualche locale notturno, ma prepotenza, violenza e reati dovuti all'abuso di alcool e droga e quindi l'aumento del mercato dello spaccio.

Per questi motivi come Rifondazione Comunista di Vicenza e Forum delle Donne comuniste, aderiamo all'appello delle We Want Sex ed altre realtà femminili vicentine per una manifestazione davanti alla Ederle oggi 22 luglio alle 19,00.

Dietro alla vicenda della ragazza rumena violentata a Ponte Alto, ci sta però, anche un'ulteriore questione legata alle ordinanze di Variati e Rotondi, allo continuo spostamento in zone buie, marginali, insicure e prive di servizi, della prostituzione da strada. Quello stupro è stato possibile anche per questo, se la ragazza avesse avuto la tranquillità di valutare i suoi clienti, si fosse trovata in un'area più sicura, meno marginale, forse non le sarebbe successo quello che gli è accaduto. Rotondi e Variati si devono assumere la corresponsabilità di questo stupro.

Si chiede quindi a questa Amministrazione non solo di adoperarsi affinché il processo ai due miliari sia fatto in Italia, e quindi non rimangano impuniti, ma anche di porsi come parte civile al processo in rappresentanza della comunità vicentina. Chiediamo a Variati e a Rotondi come atto di responsabilità di rivedere le zone verdi, libere, per la prostituzione affinché garantiscono la sicurezza per i/le lavoratrici del sesso.

A Vicenza come in altre realtà non si devono più sentire casi di violenza nei confronti di persone, Una persona, qualsiasi sia la sua occupazione, va rispettata e non violata.

Guido Zentile e Irene Rui

Per Rifondazione Comunista di Vicenza e Forum delle donne di Vicenza

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