Grillo: «Vogliamo il 100% del Parlamento» e «se falliamo sarà violenza nelle strade»

Pubblicato il da ilfogliorossodivicenza-nordest

grillo"Ho incanalato tutta la rabbia in questo movimento. Dovrebbero ringraziarci uno ad uno: se noi falliamo l'Italia sarà guidata dalla violenza nelle strade". Così parlò Beppe Grillo in un'intervista al magazine Time. Se la violenza non è iniziata qui" è grazie al nostro movimento.

"Vogliamo il 100% del Parlamento, non il 20% o 25% o 30%: quando il movimento arriva al 100%, quando i cittadini diventeranno lo stato, il movimento non avrà più bisogno di esistere. L'obiettivo è quello di estinguere noi stessi". I partiti "mostrano di essere l'uno contro l'altro ma, dietro le quinte, sono la stessa cosa. Sinistra e destra in Italia hanno sempre fatto finta di combattere. Ora devono fare alla luce del sole gli accordi che hanno fatto nell'ombra per venti anni. E se lo fanno, saranno politicamente morti", ha spiegato il leader del M5S nell'intervista pubblicata dal settimanale Usa e intitolata 'Incontrando il comico canaglia diventato persona influente'. Destra e sinistra - ha aggiunto Grillo - vogliono "scaricare la loro infelicità politica, la loro disintegrazione politica su di me, affermando che sono io a non formare un governo, a creare instabilità. Ma io non posso discutere con loro".

Eccolo qui, squadernato senza possibilità alcuna di fraintendimento o equivoco, il pensiero politico del capo supremo Del M5S: è un pensiero totalitario. Il mutamento o meglio, la rivoluzione che prefigura non riguarda questa o quella maggioranza. Grillo pensa ad un totale stravolgimento delle istituzioni democratiche e del concetto stesso di rappresentanza. Le prossime elezioni dovranno servire a conferirgli un potere assoluto e illimitato ("non ci interessa il 20%, o il 25% o il 30%") . Niente corpi sociali intermedi, niente partiti, niente sindacati, che devono, semplicemente, essere aboliti. Il suo movimento riassume tutto. E' il popolo che si fa Stato, senza mediazioni. Un popolo che vive (molto virtualmente) nel web o nelle piazze dove è oggetto di affabulazione e dove respira all'unisono con il suo conducator. Quando questa profezia si avvererà anche le elezioni, persino il parlamento potrebbe entrare a far parte delle vestigia arcaiche di una civiltà trapassata. Lui, il capo e profeta del Movimento, lo dice esattamente in questo senso. Quell'urlo "stiamo cambiando la Storia", quella con la esse maiuscola, non è un'iperbole da comizio. Essa risponde esattamente ai canoni di un progetto politico che archivia la democrazia.

Poi, Grillo aggiunge una minaccia. Attenzione - ammonisce - questa è l'ultima occasione che si presenta per evitare che la conquista del potere, del suo potere, avvenga con la violenza. E non è certo un caso che nel suo blog egli completi l'affondo con un'accenno, del tutto coerente, all'informazione televisiva:"E' indispensabile creare una sola televisione pubblica, senza alcun legame con i partiti e con la politica e senza pubblicità. Le due rimanenti possono essere vendute al mercato". Una televisione sola nelle mani di un "non partito" solo, del popolo nazione e del suo guru. Colui che Casaleggio, in un'intervista alla Bbc, paragonò a Gesù e la sua discesa in campo all'"Avvento".

 

Dino Greco da www.liberazione.it
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