Rifondazione Comunista: presentata in Consiglio Regionale del Veneto, la proposta di legge per abolire i ticket sanitari per cassintegrati e fasce deboli

Pubblicato il da ilfogliorossodivicenza-nordest

da  Ufficio Stampa Regione 

Con una proposta di legge "correttiva" il consigliere regionale Pietrangelo Pettenò (Sinistra veneta Rifondazione Comunista) intende impegnare il Consiglio veneto e la Giunta a rivedere i criteri di esenzione dai ticket sanitari su farmaci e prestazioni diagnostiche a favore dei redditi più bassi e delle fasce più deboli, in particolare disoccupati, cassaintegrati e lavoratori in mobilità o con contratti di solidarietà. "In tempi di crisi - spiega Pettenò - l'accesso alle cure diventa un costo insostenibile per i redditi più bassi. Tanto più dopo la modifica introdotta con la legge finanziaria regionale dello scorso anno (LR13/2012) che ha modificato le soglie di esenzione per l'assistenza farmaceutica, calcolandole non più sul reddito Isee ma su quello Irpef. Con il risultato che, mentre sino al 2012 un pensionato o un lavoratore con un reddito Isee fino a 16 mila euro aveva diritto ai farmaci gratis, ora invece - con le nuove soglie di reddito adottate dalla Regione Veneto - basta aver dichiarato nel 2011 un reddito Irpef superiore agli 8 mila euro l'anno (pari a 615,38 mensili, compresa l'eventuale rendita catastale) per perdere il diritto all'esenzione e dover pagare il ticket anche sui farmaci". La proposta di legge di Pettenò cancella, quindi, l'articolo 16 della finanziaria regionale e azzera il ticket sui farmaci per quanti appartengono a nuclei familiari con situazione economica equivalente (Isee) non superiore ai 16 mila euro. In più l'iniziativa legislativa della Sinistra veneta prevede l'esenzione dal ticket per prestazioni diagnostiche e specialistiche ambulatoriali per i cittadini che abbiano perso il lavoro o che dal 2010 risultino in cassa integrazione, in mobilità o in contratto di solidarietà, con una retribuzione mensile non superiore ai massimali mensili previsti dalla legge 427/1980. Infine, il testo di legge presentato da Pettenò prevede l'erogazione gratuita dei farmaci di fascia C "in distribuzione diretta" per le famiglie indigenti, in carico o segnalate dai Servizi sociali dei Comuni. Le modalità di erogazione saranno definite dalle singole Ulss e spetterà alla Giunta monitorare gli effetti e i costi di tali misure. "Oggi più che mai - conclude Pettenò - la salute rischia di non essere più un diritto per tutti, ma un lusso. C'è bisogno dell'intervento pubblico per assicurare anche a chi è colpito dalla crisi la possibilità di curarsi o di prevenire patologie future

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