Ingroia: “Si torna a destra non solo con Berlusconi, ma anche con Monti e il Pd”

Pubblicato il da ilfogliorossodivicenza-nordest

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antonio ingroia a bergamo
     

Per Rivoluzione civile il Partito democratico è un avversario e il leader Antonio Ingroia lo ribadisce a Bergamo durante la prima ospitata in terra orobica da quando ha deciso di impegnarsi in politica. Ad attenderlo all’NH Hotel molti militanti del nuovo movimento nato per dare agli elettori una proposta alla sinistra dei grandi schieramenti in campo. “Non facciamoci incantare dalla favola del voto utile – spiega Ingroia – è un giochino che stanno cercando di fare i grandi partiti, i giochi invece non sono fatti. Non si può decidere niente prima delle elezioni, decidono tutto le urne elettorali. E’ uno dei diritti di questa democrazia. Io dico che possiamo tornare nelle braccia della destra votando Berlusconi, votando Monti e anche votando il Partito democratico che ha fatto l’accordo con Monti. Invece si può cambiare, con una campagna libera e informata. Purtroppo però Rivoluzione civile è stata oscurata dai giornali, è in atto una vera e propria censura”.

Anche sul sostegno a Umberto Ambrosoli alle Regionali, candidato che ha l’appoggio anche del Pd e di molti centristi, Ingroia non risparmia critiche al partito di Bersani. “Noi lo sosteniamo, non siamo capricciosi. Ambrosoli è espressione della società civile, Bersani invece è un funzionario di partito. Noi non ragioniamo in politichese, se c’è accordo sui temi possiamo sostenere un’alleanza di governo. Nel caso della Regione Lombardia l’incoerenza non è nostra, ma del Partito democratico”.

C’è ovviamente spazio anche per i temi di una campagna elettorale in cui, come sempre, si parla troppo di promesse e poco di quanto avverrà realmente dopo le elezioni. “Dobbiamo riscattare la politica e l’economia di questo paese – continua il leader di Rivoluzione civile -. Noi abbiamo proposte rivoluzionarie come il reddito minimo garantito, la legge contro la corruzione, l’abolizione della mafia. Siamo per l’abolizione della legge Bossi-Fini, che a nostro avviso è crimingena. Siamo contro le grandi opere, l’alta velocità, dalla parte della green economy, per una lotta senza quartiere contro le ecomafie, per l’introduzione dei reati contro l’ambiente. So bene che il sistema dei partiti ha paura, è arrivato il regolamento dei conti. La nostra è una rivoluzione pacifica, ma siamo agguerriti”.

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