Parto indolore? Vicenza è ancora ferma a 20 anni fa.

Pubblicato il da ilfogliorossodivicenza-nordest

Irene Rui* - La Bibbia è chiara: nella condanna di Eva, scacciata dal paradiso terrestre, vi si aggiunse che da lì in poi ogni donna avrebbe partorito per la Chiesa con dolore. La scoperta del parto indolore risale al 1853 in Inghilterra, ma la scienza si evolse nel 1953 quando nell'ex Unione Sovietica si applicarono le prime tecniche di analgesia epidurale. In Italia dovremmo attendere gli anni Sessanta con le lotte femminili, in cui si fece forza la richiesta. Ma solo negli anni Ottanta – Novanta si iniziò ad applicare tale trattamento alle partorienti e comunque a pagamento e per lo più in cliniche private. Ora in molte ginecologie pubbliche, è un servizio gratuito e alternativo, ma che comunque essendo costoso difficilmente è offerto alle puerpere. E' grave che a Vicenza il direttore dell'ASL anteponga la questione finanziaria alla elevazione della sofferenza, ma forse lo fa perché essendo uomo non sa cosa significhi il dolore nell'atto del concepimento, o pure, perché in fondo soffrire nel mettere al mondo deve essere una gioia ed è una prassi consolidata. E' altresì grave che si faccia distinzione tra puerpere di serie A e B, cioè tra quelle che possono permettersi di spendere 1000 euro e quelle che sono costrette a soffrire poiché non hanno i “bessi” per pagare un servizio che dovrebbe essere gratuito. Si saluta quindi, con piacere l'iniziativa promossa al San Bortolo di raccolta firme per un servizio gratuito, anche se lamentiamo che è stata poco pubblicizzata.

Noi donne di Rifondazione, siamo altresì, perplesse difronte al dibattito politico che la destra – Sergio Berlato – sta portando alla cronaca, sul fatto che a Vicenza non sia garantito questo percorso se non a pagamento. La perplessità sta sull'uso o abuso, politico del dolore della donna, non sul fatto stesso, poiché ci chiediamo come mai la destra, si muove oggi, a sostegno di una petizione legittima, e non ha pensato di sostenere la battaglia in tempi non sospetti, dando forza a quelle donne che chiedevano il parto indolore. Ciò che invece il femminismo nazionale ha sempre fatto, pur nel silenzio dei mass-media.


Per il Forum delle Donne di Rifondazione Comunista-FdS di Vicenza

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